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Rifugio Bosi 2205m - monte Piana

  • Immagine del redattore: AlessandroRuffato
    AlessandroRuffato
  • 26 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Partenza: bar/ristorante "La Genzianella", lago di Misurina, 1757m.

Arrivo: Rifugio Angelo Bosi, 2205m

Dislivello: 450m D+

Tempi: 2h30' (andata)

Lasciamo la macchina presso il lago di Misurina, nei parcheggi gratuiti lungo la sponda. Consiglio di arrivare presto la mattina, soprattutto nei week end: Misurina è meta turistica di grande rilievo data la vicinanza a Cortina d'Ampezzo.

Volendo è possibile parcheggiare anche di fronte al bar/ristorante "La Genzianella", punto di partenza dell'escursione.

Attraversare il lago ghiacciato, ricoperto di neve, è sicuramente un ottimo inizio di giornata. Sullo sfondo spiccano le Tre Cime di Lavaredo, nel loro versante Sud-Ovest, privo della cima "Piccola".

In prossimità degli impianti, dietro il bar "La Genzianella", imbocchiamo il sentiero che si inoltra nel bosco. La prima parte del percorso, che segue la vecchia strada militare, è in comune con la pista di motoslitte che portano i turisti al rifugio. Prestiamo attenzione, specialmente nelle curve cieche.

Un cartello di legno indicherà sulla sinistra il sentiero dedicato solo ai pedoni.

Con una serie di tornanti, che arrivano fino a ridosso della roccia, arriviamo a forcella Auta, dove si incontra il sentiero 122 che parte dal lago di Antorno. Il via vai di motoslitte, da qui in poi, ci accompagneranno fino al rifugio.

Dal rifugio, con circa 30' di cammino, è possibile arrivare alla piramide Carducci, dedicata al poeta che era solito soggiornare in Cadore e qui compose "L'ode al Cadore" nel 1892.

E' possibile scendere con gli slittini lungo la stradina forestale, noleggiabili direttamente in rifugio.

Il panorama dal rifugio è veramente magico: il monte Piana offre una vista sublime e inusuale sulle Tre Cime di Lavaredo e sulle Dolomiti di Sesto. L'escursione può essere fatta tranquillamente senza ciaspole se nei giorni precedenti non ci sono state grandi nevicate, dato il grande afflusso di escursionisti che rendono il percorso battuto.

Consiglio di chiamare sempre il rifugio per avere indicazioni precise sulle condizioni del percorso.


di Alessandro Ruffato

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About Me

classe 1993,

Insegnante di scuola primaria

Appassionato di natura e montagna. Dai trekking estivi alle escursioni invernali, lo scialpinismo e le ferrate.

 

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